Virtualmente vicine ma lontane
“Pronto Bella Maggy , sempre con questo accento Milanese dica….. mi è venuta un idea vorrei parlare con Alessio Ginestrini e Stefania Severi gli organizzatori del Dandy Days essendo un artigiana che avrebbe partecipato vorrei parlare, fare una video conferenza vorrei esporre un idea, possibilmente se ci possiamo sentire dopo le 21.00 sarebbe meglio ok .”
Un giro di telefonate, uno scambio di idee veloci, ognuno ha la sua segnata su un quaderno e via appuntamento a martedì alle ore 21.00, inizia il nostro meeting su zoom una piattaforma sociale che abbiamo iniziato ad usare e scoprire in questo periodo di quarantena.
Inizia lo scambio di idee, qualcuno è scettico ma l’idea è buona, è vero siamo in un periodo storico catastrofico ma mentre tutti rinunciano o spostano il loro evento con data da destinare, noi lo vogliamo mantenere, non vogliamo perdere la possibilità di dare parola ai Dandy .
Ci siamo, ci siamo sempre stati , siamo delle icone di style non solo nell’abbigliamento ma anche nei modi, nel bon ton e penso che dobbiamo prendere la parola, il mondo sta cambiando , il nostro stile è seguito dai giovani e si è mantenuto nel tempo è stato sempre un sussulto che in punta di piedi ha creato filoni di pensiero molto profondi .
Eh allora via rimbocchiamoci le maniche dalla toscana, all’umbria ,alla romagna e alla lombardia parte lo staff tecnico : “vicini ma lontani con il cuore” , iniziamo a fare delle reunion virtuali ritrovando tutti i nostri ospiti “i dandy “che aspettano un anno per riempire in modo colorato la piazza di Arezzo , tutti su un monitor sembrava di stare all’asilo , un entusiasmo, un emozione quasi commovente.
E poi via come in un vero studio televisivo, la regia dietro le quinte , gli ospiti, la registrazione,il presentatore ma la cosa che si percepiva era emozione da parte di tutti , forse non essendo abituati più a stare insieme anche le persone” influenti “si sentivano emozionate nel parlare e nel farci entrare nel loro mondo giornaliero .
I ricordi che rimarranno di quest’avventura sono indelebili , la preparazione, la diretta e il post registrazione, gli esileranti shetck dello staff dopo le dirette e soprattutto le risate fatte insieme, collegate anche ad uno sfondo animato che può regalare un sorriso e divertimento puro e poi via tutti a nanna per rigenerarsi per il giorno dopo.
Devo dire che alcune volte i social funzionano molto bene possono regalare momenti di umanità perduta e proprio da questo che iniziamo a relazionarci con il nuovo mondo, ma soprattutto si può trovare un alchimia perfetta anche con persone che non si conoscono bene, ma energeticamente scatta qualcosa di profondo.
Penso proprio che abbiamo scritto una pagina di storia, abbiamo riportato una testimonianza importante in un momento difficile magari utile per rialzarsi e andare avanti capendo da dove ricominciare e come .
E’ stato tutto difficile e complicato, ma nel complesso siamo in attesa di un vissuto da ricordare, da raccontare e da tramandare, una di quelle storie che potremmo dire : Anche io nel 2020 ho partecipato ad una guerra, dove l’avversario era invisibile, una quarantena forzata che ci ha riportato a riscoprire dei valori particolari, tradizionali dimenticati da una nuova società ma anche qui direi “mai lasciare la strada nuova per quella vecchia “, i vecchi detti tornano sempre.
Uno staff tutto al femminile, formato da cinque ragazze abitanti in regioni diverse che si sono messe in discussione hanno rivoluzionato una storia con molta umiltà presentando un progetto nuovo difficile da masticare, ma soprattutto hanno rischiato, si sono messe in gioco, queste donne hanno una marcia in più .
La cosa che comunque ci ha avvicinato è quella di aver costruito un amicizia che perdurerà nel tempo , in questo strano tempo che passa così veloce, che ci ha fatto trovare nella piazza del Pitti , nella piazza di Arezzo, sempre per la prima volta sperimentando una nuova esperienza .
#covidergo2020 #dandydaysarezzo #dandydays
“Con le mani sporche fai le macchie nere
Vola sulle scope come fan le streghe
Devi fare ciò che ti fa stare
Devi fare ciò che ti fa stare bene
Soffia nelle bolle con le guance piene
E disegna smorfie sulle facce serie
Devi fare ciò che ti fa stare
Devi fare ciò che ti fa stare bene…. ”